Il Vaticano e l'energia pulita.

Come puro e semplice atto d'imposizione dello Stato italiano, che continua grazie i suoi apparati istituzionali nella sua folle corsa verso il baratro nonostante l'impegno illimitato da parte della classe operaia, sempre più oppressa, anche quest'anno le lavoratrici ed i lavoratori italiani, almeno coloro i quali hanno la fortuna di avere un lavoro "regolare", in questo periodo sono intenti a presentare la documentazione per la loro dichiarazione dei redditi. Molti di loro evolveranno volutamente il loro 8 e 5 per mille alla chiesa cattolica, convinti che essa utilizzerà queste somme per fare opera di carità. Ma queste persone, o comunque molti di loro, non sanno che la chiesa cattolica utilizza quei fondi per fare esclusivamente business, cioè profitto. E questo solo per soddisfare la sua insaziabile sete di potere. Perché scriviamo questo? Come facciamo a sostenere questa tesi? Basta leggere l'articolo, semi-nascosto, che è uscito il 24 aprile sul quotidiano "La Sicilia". Riportiamo per intero:

“Vaticano-Italia impianto solare da primato. Città del Vaticano.
Il Vaticano e l'Italia saranno presto all'avanguardia a livello mondiale in fatto di produzione di energia pulita.
E' infatti ormai alle fasi finali di studio da parte del Vaticano il progetto per un impianto di energia fotovoltaica che sarà il più grande del mondo. I lavori dovrebbero partire entro due-tre mesi. Il costo previsto è di 500 milioni di euro. Il luogo prescelto è l'area di Santa Maria di Galeria dove già si trovano gli impianti della Radio vaticana. Il Vaticano non procederà da solo ma con lo Stato italiano, anche perché il progetto presenta aspetti tecnici come la gestione dell'energia prodotta che lo Stato vaticano non può affrontare da solo. L'impianto, inoltre, consentirebbe all'Italia di beneficiare di una quota significativa di energia rinnovabile che permetterebbe al nostro Paese di avvicinarsi agli obiettivi stabiliti dall'UE del 20% di fonti rinnovabili, un tetto che per l'Italia è stato ridotto al 17%.”.

Ora, è chiaro che il Vaticano altri non è che una Azienda, Ditta, Impresa o altro ancora (chiamatela come vi pare), e come tutte le altre realtà italiane che ogni anno pagano il dazio (tasse) allo Stato, anch'essa dovrebbe pagare sui propri profitti, cosa che invece purtroppo non avviene. Santi privilegi. . . amen.

F.sco63